Di “Paperless Office” (Ufficio senza carta) si è iniziato a parlare negli anni ’70, quando il boom tecnologico e le rapide evoluzioni facevano  pensare che entro una ventina di anni non ci sarebbe più stata carta negli uffici e tutti gli scambi  sarebbero stati completamente digitali.
Diamo un’occhiata alle nostre scrivanie … beh,  forse non è andata proprio così!
Perché le aspettative non sono state rispettate?
Sicuramente per i costi iniziali necessari per l’acquisto delle attrezzature elettroniche e degli archivi virtuali (una valutazione di lungo termine permetterebbe di calcolare facilmente il potenziale risparmio).
Ma anche nelle imprese che hanno dotato i propri dipendenti di tutti gli strumenti necessari per eliminare la carta, ancora si vedono fogli sparsi sulle scrivanie…
Quindi non riusciamo proprio a staccarci dalla carta. Analizzando infatti il contesto scopriamo che la carta ha un suo valore intrinseco: il foglio su cui scriviamo i nostri appunti è in qualche modo confortante e rassicurante.
Al giorno d’oggi la carta convive e compete con i dispositivi digitali (tablet, e-book, tavolette per la firma digitale, ecc.).
E in futuro cosa succederà?
Andando oggi in treno o in autobus non sentiremo più il fruscio dei quotidiani ma vedremo tanti passeggeri “sfogliare” un quotidiano dal tablet o dallo smartphone.  Probabilmente chiedendo cosa è un giornale cartaceo ad un nativo digitale ci sentiremo rispondere che è solo un “ tablet che non funziona”.
D’altro canto saliamo in aereo mostrando il biglietto elettronico dal nostro smartphone, ma poi siamo costretti ad esibire un passaporto cartaceo.
La tecnologia ha il potere di influenzare il nostro pensiero e di rendere incomprensibile ed inutile un oggetto di uso comune, come il giornale, per coloro che hanno interagito con i nuovi strumenti fin da piccoli.
Dalle elaborazioni Assocarta su dati ISTAT si osserva che la produzione di carta nel nostro paese è in lento calo.Immagine
Nonostante ciò, la carta resta un bene primario in tutti gli uffici e secondo l’ente americano Wrap (Waste and Resouces Action Programme) un utente medio utilizza fino a 45 fogli al giorno, e gli uffici che si possono considerare davvero paperless sono l’1%.
In conclusione possiamo contribuire a diminuire il consumo di carta nella nostra azienda, prestando più attenzione al numero di stampe che facciamo e utilizzando a pieno gli strumenti di digitalizzazione e dematerializzazione che abbiamo a disposizione.
In ogni caso la carta è, e resterà sempre, il mezzo che preferiamo per svolgere alcune attività, o che “ci piace di più”:
non è forse un piacere prendere un appunto su un post-it o lanciare un aereoplanino di carta?!?