Fatturazione Elettronica B2B Countdown: dalla scelta dell’opportunità, all’opportunità per obbligo

Fatturazione Elettronica B2B Countdown: dalla scelta dell’opportunità, all’opportunità per obbligo

A partire dal 2017 è a disposizione delle imprese italiane l’opportunità di emettere e ricevere fatture elettroniche, da e verso le controparti commerciali, sia private che pubbliche. L’obbligo di fatturazione elettronica “che passa dal Sistema di Interscambio” per tutti i rapporti commerciali in essere fra soggetti residenti in Italia è alle porte.
Il nuovo obbligo è infatti previsto in partenza per il primo gennaio 2019, salvo alcune categorie che si dovranno attivare già da giugno 2018.
Ci si può aspettare un fenomeno di almeno due ordini di grandezza superiore rispetto a quello generato dalla fatturazione elettronica verso la PA: da qualche decina di milioni di fatture a più di un miliardo di fatture.
 

L’obbligo: la normativa

La nuova Legge di Bilancio sostituisce, a partire dal 1° gennaio 2019, il previgente regime opzionale con l’obbligo di emissione di fatture elettroniche nell’ambito dei rapporti fra privati (B2B), per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, e per le relative variazioni. L’obbligo si estende anche ai soggetti identificati ai fini IVA (non residenti nel territorio dello Stato che non dispongono di una stabile organizzazione).
Le nuove disposizioni non si applicano ai soggetti con regime forfettario e a quelli che continuano ad applicare il regime dei minimi (c.d. regime fiscale di vantaggio) che, pertanto, sono esonerati dal futuro obbligo. Le nuove norme inoltre inseriscono tra le finalità dell’Agenzia delle Entrate, nella gestione del Sistema di Interscambio, anche l’acquisizione dei dati fiscalmente rilevanti.
Sul fronte delle sanzioni, in caso di emissione di fattura, tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, con modalità diverse dal formato elettronico, la fattura verrà considerata non emessa e verrà applicata la sanzione prevista in caso di violazione degli obblighi relativi alla documentazione, registrazione ed individuazione delle operazioni soggette ad IVA.

L’opportunità: ciclo dell’ordine

L’obbligo di fatturazione elettronica B2B, che vuole uniformare una procedura chiave per tutte le imprese, si inserisce in un contesto al alta complessità e diversità, con aziende con gradi di “maturità digitale” molto diversi.
Come già sottolineato più volte l’opportunità rappresentata dalla fatturazione elettronica tra imprese non è la digitalizzazione della sola procedura di fatturazione attiva, ma il “cost saving” in tutte le funzioni che sono coinvolte dalla digitalizzazione di tutti i documenti che fanno parte del ciclo dell’ordine.
Nel B2B, la fattura elettronica è solo una componente finale del processo di gestione dell’anagrafica articoli, ordini, conferme d’ordine, ddt elettronici. È dunque importante che l’obbligo accompagni le imprese ancora ancorate alla carta o poco sensibili alla digitalizzazione spinta, verso modelli scalabili e di prospettiva – potenzialmente estendibili ad altri documenti del ciclo dell’Ordine, non limitando l’impatto alla sola Fattura.
Uno dei vantaggi principali dell’adozione della fatturazione elettronica B2B è il passaggio da una trasmissione multicanale e multiformato a una trasmissione tramite un unico canale certificato (SdI) in un unico formato standard e uguale per tutti (xmlPA). Il canale utilizzato inoltre garantisce anche la possibilità di ricevere riscontri certi sulla consegna del documento inviato.
Il percorso è ormai scritto e irreversibile, sia per la volontà di Italia ed Europa di combattere l’evasione fiscale che per le esigenze del mercato che chiede una maggiore flessibilità e interoperabilità (anche amministrativa) in tutte le operazioni.
L’introduzione della fattura elettronica sarà bilanciata dalla soppressione dello “spesometro” che in realtà non muore del tutto proprio per il fatto che l’obbligo di fatturazione elettronica non coprirà tutte le fatture. Quindi il contribuente sarà esonerato dallo “spesometro” per le fatture elettroniche.

Le nuove tecnologie abilitano nuovi modelli di business che si allontanano da una logica tradizionale di vendita di un prodotto.

Le sfide per le aziende, che come la nostra si pongono come fornitori sia di strumenti che di approcci organizzativi, sono sia aiutare le aziende ad adeguarsi, sia non sovvertire gli equilibri e l’operatività già presenti in ogni impresa.

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