Dal 1° gennaio 2024 tutti i forfettari in Italia saranno tenuti a emettere fatture elettroniche per le loro operazioni. Questa nuova normativa segna la fine del regime transitorio che consentiva ai forfettari di emettere fatture cartacee.
L’obbligo di fatturazione elettronica era stato introdotto inizialmente il 1° luglio 2022 per i forfettari che avevano conseguito ricavi o compensi superiori a 25.000€ nel 2021.
A partire da gennaio 2024 dunque tutti gli altri soggetti forfettari, indipendentemente dai ricavi o compensi conseguiti nel 2022, dovranno conformarsi all’obbligo di fatturazione elettronica. Questa evoluzione normativa richiede una transizione completa verso l’emissione di fatture elettroniche per le operazioni effettuate.
Termini di emissione della fattura elettronica e sanzioni
I forfettari devono rispettare i seguenti termini di emissione della fattura elettronica:
- Fattura elettronica immediata: entro 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione.
- Fattura elettronica differita: entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.
Ritardi nell’emissione della fattura elettronica possono comportare sanzioni in base all’articolo 6 del D.lgs n.471/1997. Tuttavia, queste sanzioni possono essere ridotte mediante l’istituto del ravvedimento operoso, consentendo una regolarizzazione entro 90 giorni dalla data di omissione o dell’errore.
Per rispettare l’obbligo di fatturazione elettronica, i forfettari dovranno adottare un software di fatturazione elettronica compatibile con le richieste normative. Questo software deve essere in grado di generare e inviare le fatture elettroniche nei formati XML al Sistema di Interscambio (SdI).
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Conservazione Digitale
Un ulteriore vantaggio della fatturazione elettronica è la semplificazione del processo di conservazione. I forfettari non sono più obbligati a stampare e archiviare manualmente le fatture, poiché è necessario inserirle in conservazione digitale sia per le fatture inviate che ricevute.
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