Fatturazione Elettronica B2B Countdown - proroga carburanti

Slitta al 2019 l’obbligo di di Fatturazione Elettronica B2B per cessioni di carburanti per autotrazione, già fissato al 1° luglio 2018. Per i prossimi sei mesi, quindi, sarà ancora possibile utilizzare la scheda carburanti, ma per detrarre l’IVA e dedurre la spesa, resta indispensabile l’utilizzo di mezzi di pagamento tracciabili. È quanto prevede il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri del 27 giugno 2018.

In ogni caso, ai fini della detraibilità dell’IVA e della deduzione della spesa, da luglio sarà indispensabile l’utilizzo di mezzi di pagamento diversi dal denaro contante, oltre alla tenuta della scheda carburante per chi decidesse di avvalersi del differimento dell’obbligo della fattura elettronica.
Come previsto dal provvedimento n. 73203 del 4 aprile 2018, assumono rilevanza tutti i mezzi di pagamento esistenti diversi dal denaro contante. Non solo, quindi, gli assegni, bancari e postali, circolari e non, i vaglia cambiari e postali, ma anche i mezzi di pagamento elettronici, come l’addebito diretto, il bonifico bancario o postale e il bollettino postale, oltre alle carte di debito di credito.

Il rinvio al 2019 non si estende agli acquisti di carburanti effettuati dai consumers: dal 1° luglio continueranno ad essere esonerati dall’obbligo di certificazione fiscale mediante scontrino o ricevuta fiscale, con obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi.
Fuori dalla proroga anche le prestazioni rese da subappaltatori e subcontraenti nell’ambito degli appalti pubblici, che quindi saranno effettivamente obbligati, dal 1 luglio 2018 ad emettere esclusivamente Fatture Elettroniche.
 

Ma le imprese erano pronte!

Dal Rapporto sulla Fatturazione Elettronica B2B in Italia, presentato il 26 Giugno dagli Osservatori del Politecnico di Milano, emerge che 1 grande imprese su 2 e 1 PMI su 3, ritiene la Fatturazione Elettronica un’opportunità per ottimizzare i processi aziendali. Inoltre 1 impresa su 5, sia essa Grande che PMI, crede che non avrà problemi a destreggiarsi in un mercato che probabilmente vivrà un periodo di confusione quando inizieranno gli scambi di fatture solo in formato elettronico.
Solo il 2% delle Grandi imprese e l’1% delle PMI era favorevole ad uno slittamento, mentre il 4% delle Grandi e il 6% delle PMI desidererebbero invece un periodo senza sanzioni.
Se la tua azienda fa parte del 5% delle Grandi o del 9% delle PMI che non hanno ancora deciso come approcciarsi al nuovo obbligo normativo, oppure fa parte del 34% delle Grandi o del 21% delle PMI che ritengono vantaggioso far ricorso a soluzioni in outsourcing…
 

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